Biblioteca Comunale Leonardiana
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LII Lettura Vinciana

Leonardo nella Francia del XVII secolo: eredità paradossali
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Juliana Barone

Sabato 21 aprile 2012, ore 10.30
Vinci, Biblioteca Leonardiana

Come fu recepito Leonardo nel XVII secolo in Francia? E’ stato in Francia, nel 1651, che il suo Trattato della pittura è stato pubblicato per la prima volta. La pubblicazione ha preso la forma di due edizioni: una in francese a cura di Roland Fréart de Chambray e l’altra in italiano di Raphael Trichet du Fresne. Sebbene rimangano domande aperte circa la precisa relazione e le fonti di queste due edizioni, entrambe presentano illustrazioni basate su una serie di disegni di Nicolas Poussin. Questo Leonardo “visivo” ha modellato la ricezione dei suoi insegnamenti non solo all’epoca, ma anche nei secoli successivi. L’intervento di Poussin nella forma visiva con cui sono state trasmesse le idee di Leonardo fu deliberato e coinvolse un attento processo di selezione e riconfigurazione della figura umana, processo che ebbe implicazioni radicali nel forgiare una nuova modalità di trasmissione delle idee leonardiane, principalmente quelle sul movimento umano. Ma questa nuova visione di Leonardo, mediata attraverso gli occhi di Poussin, trasmette effettivamente ciò che si pensava che fosse un Leonardo nel XVII secolo? Quali erano i dipinti noti a quel tempo e considerati originali leonardiani? Verosimilmente nessuna delle opere pittoriche di Leonardo fu il tema delle famose Conférences tenute all’Accademia di Francia. Gli esemplari visivi presso l’Accademia erano quelli forniti da Poussin e Raffaello. Sebbene il Leonardo teorico del Trattato non sia passato totalmente indenne e senza contestazioni, il testo ha comunque mantenuto uno status canonico presso l’Accademia. E’ inoltre l’immagine di Leonardo teorico che emerge come encomiabile dalle biografie francesi contemporanee. Anche il suo dipinto più ammirato nel XVII secolo in Francia, l’Ultima cena, fu eclissato da un dipinto di Poussin. I paradossi tra l’eredità visiva e quella teorica di Leonardo non sono casuali. La dicotomia che emerge ci consente di valutare il processo storico di costruzione di un’immagine “autorizzata”, un processo che raggiunse il suo culmine nella Francia del XVII secolo e che, tuttavia, è moderno non solo nei suoi meccanismi ma anche per aver filtrato la nostra visione degli insegnamenti leonardiani.

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