La prima notizia
dell'epidemia di colera che imperversò nel territorio della Comunità di Vinci nell'anno
1855 la troviamo in A.S.C.V, pre-unitario, III/17, quando, con il
partito (=deliberazione) del 22 novembre 1854, si decide lo stanziamento di somme a
favore sia del macellaro Pasquale Morelli di Empoli (per la carne fornita, su
ordine del gonfaloniere, al malato miserabile Pasquale Brogi di Spicchio affetto da
colera), sia del farmacista Pasquale Novelli di Empoli (per i medicinali
somministrati allo stesso Brogi). Sempre all'interno del registro delle
deliberazioni del Magistrato e del Consiglio III/17,
nell'adunanza del 20 agosto 1855, vengono approvate varie spese sanitarie sostenute a
causa dellepidemia di colera. Nel registro III/19, ed in
particolare nell'adunanza del 29 dicembre 1855, si determina di conferire un'indennità a
Maddalena Mazzantini, a Roberto Baldacci e a Stella Gambacciani per risarcirli dei mobili
ad essi appartenuti che erano stati bruciati in conseguenza del colera che si era
verificato nelle loro famiglie e di elargire mercedi a Maria Bianconi, Liberata
Sostegni, Maria Lunari, Teresa Scali e Gaspero Sostegni per lassistenza prestata a
vari colerici; viene infine approvato il mandato spedito ad Antonio Fabbrizzi per le
disinfezioni eseguite nei popoli del comune durante linvasione del morbo asiatico.
Nello stesso registro, nelle adunanze dell' 8 febbraio 1856 e del 15 marzo 1856,
vengono approvate le spese anticipate dal camarlingo per medicinali, disinfettanti,
tumulazioni, commestibili, vetture, espressi ecc.. Per tutto il 1856, attraverso le
deliberazioni magistrali, si possono evidenziare i danni economici causati alla
popolazione dall'epidemia. Nel registro III/20, tra gli
affari trattati il 29 agosto 1856, c'è l'approvazione della nota dei sussidiati dalla
Comunità per commestibili, medicinali, disinfettanti e della nota dei coloni e
possidenti che dovranno rimborsare la comunità delle spese da essa anticipate. Nel
registro III/21, nell'adunanza del 15 dicembre 1856, sono annotate le
domande di vari possidenti di Spicchio per essere esonerati dalle spese occorse nel 1855
in occasione dellepidemia. Infine, con l'adunanza del 28 aprile 1858, si ha
l'abbuono al camarlingo comunitativo per spese di colera dichiarate non rimborsabili. Altre notizie, tra le più interessanti e
significative, le possiamo ricavare dalla IV serie degli allegati alle adunanze
magistrali. Nella filza IV/39, riferibile all'adunanza del 28 aprile
1858, è conservato un prospetto, datato 3 settembre 1856, dal titolo: « Comunità di
Vinci. Dazzaiolo dei Colerici sussidiati dalla Comune suddetta durante linvasione
nellanno 1855 i quali debbono rimborsare la Comune medesima delle spese ridotte pro
rata». Nella filza IV/37 , alle cc.266-285, troviamo il «Prospetto
Statistico degli attaccati dal Cholera morbus dal mese di Luglio a tutto il mese di
Ottobre, coi nominativi, luogo di residenza nella Comune di Vinci, stato di Famiglia e
condizione sociale dei predetti, non che del grado di gravezza, della durata ed esito del
loro morbo» compilato dal medico condotto Giuseppe Saltini. Il registro è
particolarmente interessante per la descrizione analitica dei casi. Per ogni individuo
vengono annotati: il nome e cognome dell'ammalato, indicandone le eventuali parentele,
il suo stato di famiglia e , in alcuni casi, l'età, la condizione sociale, il
popolo ed il luogo di residenza, la data di inizio della malattia, la gravità con
cui si è presentata (colera mite, grave, o gravissimo), la durata e l'esito finale del
morbo. Sempre all'interno della filza IV/37,
alle cc.291-292, si riscontra la «Nota delle visite fatte ai colerici
dal chirurgo condotto Antonio Sedoni, dal dì 6 luglio al 29 Ottobre 1855» in cui vengono
riferiti il nome, il cognome, il popolo di residenza del colerico, il protrarsi della
malattia ( la data di inzio e fine), l'esito finale ed il numero delle visite effettuate
dal Sedoni. E' sempre il Sedoni a raccontare che la malattia, conosciuta sotto la
denominazione di cholera morbus, si manifestò a
partire dal 5 luglio 1855 propagandosi velocemente nei Popoli di Vinci, San Pantaleo, S.
Amato, S. Ansano, S. Donato e in special modo in quello di Vitolini, anche a causa del
fatto che, sul principio, le famiglie si dimostravano piuttosto restie a collaborare con
lui. Nella filza IV/38 alle cc.97-107,137, è conservato
un prospetto dal titolo «Comune di Vinci. Spoglio dei Cholerosi sussidiati dalla
Comunità di Vinci nel decorso 1855», stilato probabilmente dal medico condotto David
Fucini, in cui vengono indicati il nome ed il cognome dei colerosi sussidiati dal Comune,
con indicazione del loro stato economico, i generi sussidati (medicinali, disinfettanti,
commestibili, espressi, feretri, inumazioni) e le somme avanzate dal Comune. Infine, alle cc.117,
124 troviamo gli «Ammalati di cholera del popolo di Sovigliana nellEstate
del 1855» e alle cc.118, 123 sono annotati gli «Ammalati di cholera del
popolo di Spicchio nellEstate del 1855».
Costituiscono un importante strumento per
lo studio dei danni economici sopportati dalla popolazione le richieste di ricompense
per i danni sofferti (A.S.C.V. IV/37 cc. 287-289, 302, 304-305).
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