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Archivio Storico Comunale di Vinci

 

 

 

 

Lavori di costruzione e mantenimento degli edifici pubblici, strade e piazze della Comunità di Vinci

 

 

 

Il mantenimento e la costruzione degli edifici pubblici, strade e piazze della Comunità era affidato agli accollatari.  A Vinci si davano in accollo  (= appalto) le strade comunitative, dividendole in più tratti. Spesso gli accollatari, specialmente in un primo periodo, erano i possidenti dei terreni attigui alla strada (come, ad esempio, è il caso del Conte degli Alessandri che si occupò per lungo tempo della manutenzione e del restauro della strada di Petroio). La spesa annuale per la manutenzione e il restauro delle strade era comunque divisa in due quote: una parte spettava all’accolatario, l’altra veniva pagata dalla Comunità. Con il tempo si passò a vere e proprie gare d’appalto, rese note da bandi pubblici. Partendo da una  somma base indicata dalla perizia dell'ingegnere Comunale,  si rilasciava l'accollo  al migliore e minore offerente alle condizioni risultanti dal quaderno di oneri esistente nella Residenza Comunitativa. Spesso i possidenti frontisti venivano chiamati direttamente dal Comune a partecipare alle gare, anche se  tutti i partecipanti erano comunque obbligati a  fornire i certificati di moralità e capacità rilasciati dal competente Tribunale e dall'Ingegnere Comunale o Compartimentale. Si andò così creando una ristretta cerchia di accollatari  cui finiva per essere affidata la maggior parte dei lavori;  persone facoltose o quantomeno alquanto motivate,   visto che tutti gli attendenti all'incanto dovevano cautelare la Comunità o per mezzo di Mallevadore solidale idoneo e solvente o per mezzo di beni propri liberi e sicuri per un valore corrispondente alla quarta parte dei  lavori da costatarsi per mezzo dei certificati di possesso e dell’Uffizio delle Ipoteche, gli uni e gli altri da approvarsi dal Magistrato della Comunità. Il pagamento dei lavori era corrisposto all’accollatario in varie rate, la prima delle quali allorché erano stati eseguiti i lavori. Le spese dell'incanto, le copie, la Scritta e quant’altro di correlazione erano a intero carico dell’aggiudicatario.  Con l’assenso del Comune, gli accolli potevano essere ceduti ad altri.